UA-37556530-1 Einstein aveva tutti i denti??? | Blog | Studio Dentistico - D'Angelo & D'Antuono

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Einstein aveva tutti i denti???

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Uno studio condotto su di un gruppo di adulti di età superiore ai 55 anni, adeguando ciascun risultato alle differenze di età, ha condotto alla interessante scoperta che coloro che possedevano la maggior parte dei propri denti ancora in bocca, totalizzava il 4% in più di punteggi nei test riguardanti la memoria.

I numero di denti rimasti sembrerebbero concorrere per il:

  • 20% nel ricordo di eventi
  • 20% nel ricordo di eventi scatenati dalla visione di un oggetto correlato
  • 14% nella capacità semantica ( nello specifico: memoria di concetti e loro comprensione)

Seppur non direttamente correlabile, anche le cavie da laboratorio che non avevano denti ( in quanto avulsi ), presentavano maggiori problemi di apprendimento rispetto alle cavie normali.

Per cui, sebbene la correlazione non sia ancora ben comprensibile, è chiaro che la presenza di denti naturali sia direttamente legata alla capacità di mantenere inalterate le proprie doti cognitive.
Ipoteticamente si ritiene che durante la masticazione e la deglutizione, impulsi vengano inviati al cervello ed in particolar modo nella regione dell’ippocampo, ove si formano e recuperano le informazioni memorizzate; inoltre l’evento compressivo ( al contatto dei denti ) porta ad uno schiacciamento del circolo vascolare, arrivando a generare un effetto di pompaggio che amplificherebbe i suddetti impulsi.

Ippocampo

Tuttavia i meccanismi non sono chiari e se è vero che un portatore di protesi totale ha un maggiore probabilità di perdere la propria capacità di memoria, è pur vero che la causa potrebbe essere legata solo secondariamente ai denti. La protesi totale non consentirebbe l’ingestioni di tutti i tipi di cibi; ovvero le abitudini alimentari cambiando, potrebbero condurre alla mancanza di qualche fattore nutritivo, responsabile delle disfunzioni della memoria.

Non dimentichiamo però che studi accreditati hanno attestato che si può registrare fino al 65% di incremento di probabilità di sviluppare alzheimer in quei pazienti la cui situazione parodontale risulti decisamente incontrollata.

Per cui, per meglio competere con i tempi che verranno, state in guardia con le vostre procedure orali e fate visite frequenti dal dentista, se non altro avrete minori carie.


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