UA-37556530-1 Il tuo bacio è come un rock! | Blog | Studio Dentistico - D'Angelo & D'Antuono

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Il tuo bacio è come un rock!

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Baciare... croce e delizia dei teenager.

Ed è proprio ad essi che è stata attribuita “l’endemia” della carie; in realtà la carie non è una malattia, bensì una spiacevole conseguenza di un ripetuto attacco batterico, ma andiamo per ordine.

La bocca, con debite differenze tra individuo ed individuo, ospita circa 300 specie batteriche la cui prevalente funzione è quella del commensalismo reciproco, ovvero: alcuni batteri per ringraziarci del pasto quotidiano ( offerto dai residui di cibo conseguenti all’alimentazione ) riescono ad allontanare altri ceppi batterici nocivi, che possono portare ad infezioni o malattie gravi.

Il lato oscuro di questo bilanciato sistema è rappresentato dalla nostra svogliatezza e così a distanza di poche decine di minuti dall’assunzione di alimenti, la formazione di colonie, tra cui quelle di streptococco mutans, una delle specie batteriche a maggior potenziale cariogeno, distrugge l’equilibrio benigno dell’ecosistema batterico orale, cominciando a generare danni.

Ma cosa c’entrano i ragazzi? Beh, molti di essi sono svogliati e disattenti riguardo la propria igiene orale e così vagano in cerca di ragazzi e ragazze da baciare, pronti a contagiare lo sprovveduto che ricambierà il loro amore.
Uno studio tutto italiano divulgato dal Corriere salute, conferma un ulteriore studio del 2003 riguardante la malattia paradontale. Sembra che lo scambio di saliva porti allo passaggio ed attecchimento anche di batteri, tanto che coppie sposate da oltre dieci anni hanno mostrato una sovrapposizione dello spettro batterico, presente nel cavo orale, perfettamente sovrapponibile tra moglie e marito.

Per cui, ragazzi e ragazze, attenti a chi baciate, perché a volte l’amore può essere traditore.

Ma attente anche voi mamme o papà, in quanto l’accentuata insorgenza di carie nei bambini sembrerebbe rispondere alla stessa metodica di trasmissione. Mai assaggiare il latte dalla tettarella per “saggiarne” la temperatura o scambiare le posate con il proprio bimbo; il risultato sarebbe una progressiva alterazione della flora orale del bambino, la quale non sempre riesce a rispondere in maniera rapida alla neutralizzazione dei nuovi arrivati.



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