Visioni e soluzioni dell'umanità nel corso dei tempi - parte 2
La superstizione è stata, da sempre, strumento di potere in grado di piegare ed orientare le masse; e su questa base, ahimè la religione è stata follemente strumentalizzata, in modo tale da poter con semplicità giustificare il potere vaticinante di alcuni e le cupe colpe di altri.
Ovviamente nel corso dei millenni lo strumento ha necessitato affilature e cambi d'uso per adattarsi all'evoluzione culturale umana, ma, agli albori della civiltá, era sufficiente strumentalizzare un semplice meccanismo fisiologico : il dolore.
Il tema del dolore è assai complesso, ma tanto per cominciare, esso è definito come un sintomo “ vitale-esistenziale”. L’aspetto su cui voglio focalizzare non è tanto il sistema nocicettivo ( ovvero la percezione del dolore, la sua localizzazione ed intensità ), quanto la sua influenza emotiva.

Così in queste poche righe, vorrei dare un breve scorcio, di come un mal di denti mal gestito, avrebbe potuto far incappare in seri problemi di “collusione con il demonio”.
Passiamo alla storia!
Scartabellando i vari archivi documentali del genere umano scopriamo che i problemi dentali erano già affrontati in epoche primitive; ma è dal periodo assirio-babilonese che abbiamo i primi dati scritti in merito alle pratiche " odontoiatriche": si prescrivevano prevalentemente massaggi o sciacqui con erbe medicinali addizionate alle più svariate sostanze.
Così scopriamo che il primo dentista della storia fu Hesi-Re nel 3000 a.c. in Egitto; ma si potrebbe anche definire il primo abusivo della storia in quanto la sua vera professione era quella del mago.
Era dunque piuttosto facile contaminare i problemi della salute con i temi della spiritualità, tanto che la malattia poteva essere considerata la conseguente punizione per un peccatore, un ladro, uno “ sviato” la cui afflizione dello spirito si riversava sulla sua salute.
Interessante a riguardo è ciò che è stato scritto riguardo al "verme dei denti", la cui affezione era considerata dagli assiri, un caso a se stante rispetto al semplice dolore da denti.
La simbologia del verme è molto complessa ed affonda le sue origini nella cultura biblica dove il verme veniva visto come l'essere più infimo, quello nato dalla putredine degli alimenti e della carne corrotta.
In un passo delle tavolette assire, si legge che fu il verme stesso a rifiutare l'offerta del creatore, volendosi cibare della putredine e del marciume delle cose, piuttosto che dei frutti che il mondo offriva. Il rifiuto per i doni del creatore e della sua lungimiranza e la volontá di strisciare sul sudiciume della terra, fa presto saltare ad una similitudine con Lucifero.
In un passo dei Maccabei, ancora, si legge:
“Colui che poco prima pensava di comandare ai flutti del mare, [...], ora, [...] rendendo [...] manifesta la potenza di Dio, [...] nel corpo di quell'empio si formavano i vermi e, [...] l'esercito era tutto nauseato dal fetore e dal marciume di lui.”
Nella cultura assira, al fine di curare il male da verme andava creato un impacco da una certa mistura a base di birra di farro, malto macinato ed olio di sesamo che veniva massaggiata da un mago mentre si recitava una litania atta a scacciare questi demoni.
Ma quando non si guariva, quelle malattie, quelle incurabili dalla medicina dell'epoca, erano viste con sospetto e spesso lo stesso timore poteva essere utilizzato per incutere il dubbio su quelle persone " sconvenienti" che si voleva allontanare da faccende pubbliche.
In un documento assiro si attestava del resto, l'interdizione alle cariche pubbliche per quegli uomini la cui salute orale era compromessa da dolori, mancanza di denti o cattivo odore, per cui era imperativo non essere considerati contaminati e così le visite di prevenzione dal dentista-mago erano d'obbligo, già all'epoca!
continua …