Notizia di qualche settimana fa è la volontà del buon dentista canadese Michael Zuk, di voler utilizzare per il meglio un suo vecchio investimento:

in un’asta del 2011, si aggiudicò infatti, per la modica cifra di quasi 20 000 sterline, un molare cariato.

Se questa fosse la notizia, saremmo tutti pronti a tempestare il filantropo di telefonate, pronti a donare la nostra dentatura cedendo ogni dente allo stesso prezzo, ma la realtà è che non si tratta di un dente qualsiasi.

Tutti ricorderanno questo brano:

https://itunes.apple.com/it/album/imagine/id392707104?i=392707150,

ma per i più giovani potrebbe essere complicato capire chi è stato John Lennon, voce dei Beatles e poi solista. All’epoca in cui la musica era legata a vecchi legami, i Beatles furono quelli che inventarono un nuovo modo di intendere il rock ,rivoluzionando per sempre la scena.

Ebbene quel molare fu estratto dallo stesso Lennon circa 50 anni fa in una notte passata insonne a causa del dolore. Il cantante non credeva probabilmente nelle devitalizzazioni e così il giorno dopo si ritrovò a regalare alla sua cameriera Dorothy il ninnolo da dare alla figlioletta, fan sfegatata del cantante.

Il dottor Zuk vuole ora clonare Lennon, e la cosa sarebbe possibile estraendo il dna dai tessuti orami necrotici della polpa del dente. A prescindere dalla discutibilità morale di tale idea e dalla riflessione spiritualista che, forse, un uomo è tale non per predestinazione o formule molecolari ben orchestrate, ma anche per la cultura che lo circonda e le scelte che trae nella vita che vive, resta un forte incipit:
se dovrete mai estrarre un dente, chiedete al dentista di darvelo così com’è e conservatelo in ghiacciaia. Chissà che tra cento anni un vostro nipote non voglia riportarvi in vita.
Nel frattempo godetevi un bel film “spaccone” di inizio millennio

http://www.imdb.com/rg/em_share/title_web/title/tt0216216